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Luoghi d’interesse

La Chiesa di Santa Maria Assunta

Il monumento più importante è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in piazza San Nicola, situata nella parte alta del paese. È stata eretta con elementi della precedente Chiesa di San Paolo della Pietraroja distrutta dal terremoto del 1688. Notevoli sono il portale romanico (XI secolo) sorretto ai due lati da una leonessa e un’orsa allattante due infanti e gli altorilievi.

Il Parco Geopaleontologico e “Ciro”

A Pietraroja si trova un importante parco geopaleontologico con relativo museo, il Paleolab, in cui si possono vedere reperti fossili di notevole importanza.

Particolarmente importante è stato il rinvenimento di Ciro un cucciolo di dinosauro, il primo in Italia, che conserva anche alcuni organi interni: la sua specie è stata denominata Scipionyx samniticus. Il ritrovamento di Ciro ha rivoluzionato la ricostruzione della paleogeografia dell’Italia, precedentemente ritenuta interamente sommersa durante l’era Mesozoica. Tra gli altri resti fossili rinvenuti a Pietraroja, da ricordare quelli di numerosi pesci (tra cui Belonostomus), rettili (Chometokadmon, Derasmosaurus) e anfibi (Celtedens).

Aree naturali

Belvedere

La terrazza addossata al caratteristico cimitero, situato dove sorgeva Pietraroja prima del terremoto del 1688, permette di ammirare un incantevole panorama a 360 gradi sul territorio: i monti Mutria e Moschiaturo, la vallata di Cusano Mutri, la montagna di Solopaca e finanche il Vesuvio nei giorni più limpidi. Sono ancora visibili resti di costruzioni del vecchio paese distrutto dal terremoto.

Un’altra interessante escursione per le vedute spettacolari è la circuitazione dei bordi della tavola calcarea della Civita. Partendo dal quartiere Castello, si può visitare anche la bocca del profondo inghiottitoio carsico chiamato il Trabbucco.

Sulla strada per Sepino

Interessante è la visita alla impressionante forra (in località Rave) a monte della fontana Stritto (situata nel territorio di Cusano Mutri) scavata per milioni di anni dal Titerno; in essa si trova l’inaccessibile grotta dei Briganti o grotta delle Fate. Il punto di osservazione si può raggiungere facilmente dalla strada comunale asfaltata nella località Canale, appena fuori Pietraroja in direzione di Sepino, dove bisogna girare sulla sinistra e proseguire verso la località Ariòla, sotto il massiccio roccioso su cui si trova la Civita.

Da non mancare è il valico di Santa Crocella, sella montana con paesaggio di stupende faggete, tra il monte Tre Confini (1.419 m s.l.m.), vicino alle Palummàre (Palombaio, porzione orientale del Monte Mutria) e il monte Moschiaturo. Il passo segna il confine tra i Comuni di Pietraroja e Sepino, nonché tra Campania e Molise.

Sulla stessa strada, circa 1 km prima di arrivare al passo di Santa Crocella, si può visitare, girando sulla sinistra, la località Pesco Rosito (Péscu Rusìnu) da cui si estraeva la pietra rossa che ha dato il nome al paese. Da qui si può anche effettuare la scalata alla cima delle Palummàre o andare nel bosco della Torta, confinante con Campitello di Guardiaregia (CB).

Dalla sella di Santa Crocella, prima del bosco di faggi, per gli escursionisti anche non professionisti, è agevole la scalata al monte Moschiaturo, prendendo il largo sentiero alla destra della rotabile. Il sentiero si inerpica sulla sommità della montagna, dove si può ammirare un panorama incantevole sull’alto beneventano.

Il monte Mutria

Un’altra escursione imperdibile per i superbi panorami sulla Campania e sul Molise è quella sul monte Mutria (Mùtigliu). Oltre all’impegnativa scalata diretta centrale costeggiando la grossa formazione rocciosa circolare della Iummènta bianca, la via più agevole è di portarsi alla località sciistica Bocca della Selva (frazione di Cusano Mutri), situata ai piedi della parte occidentale del monte. Arrivati al rifugio i 3 Faggi, va presa la strada sulla destra che sale sul fianco sinistro del monte. Lasciato il mezzo di trasporto alla fine della strada vi è il sentiero, con la segnaletica del percorso da seguire, che porta alla cima centrale del monte.

Itinerari fluviali

Gli amanti del trekking possono percorrere il letto torrentizio del Titerno. Allo scopo bisogna recarsi nella località Campusciàru, raggiungibile dalla strada comunale che parte dalla località Canale. Dopo qualche decina di metri si svolta sulla destra e si prosegue per qualche kilometro fino al ponte sul torrente, in cui è possibile scendere. Si incontrano molte vasche naturali d’acqua corrente (gli ùrvi) di cui le maggiori sono quella della Pénta e quella dell’Ursu dopo un salto di molti metri. Quest’ultimo ùrvu non è raggiungibile dal letto del torrente, per cui bisogna fare il sentiero che segue sulla sinistra il torrente stesso.

Un altro percorso di trekking è la risalita del torrente Torbido (Trovele), affluente del Titerno che passa nel vallone sotto la frazione Potéte. Per raggiungerlo bisogna prendere la strada per Cusano Mutri e in località Vigne svoltare a sinistra e scendere per la strada delle Potete. Arrivati in basso, prima del ponte sul Torbido, si prende a salire il suo letto. È possibile vedere l’impianto che portava l’acqua alla vasca di pietra del vecchio mulino di Pietraroja e arrivare all’ùrvu chiamato Cùru de la Cucózza (fondo della zucca).

Fontane e sorgenti

Non si possono passare sotto silenzio le molte fontane di Pietraroja, dall’acqua fresca e leggera, perciò diuretica e disintossicante, mete di picnic. Trascurando quelle nel paese, le più vicine sono quella presso il museo geopaleontologico e quella in località Canale appena fuori Pietraroja, alla sinistra della strada per Sepino, dove sono presenti anche sedili.

Proseguendo per la stessa strada, dopo circa un kilometro sulla destra si incontra la fontana del Salice in località Cesamari, presso i fabbricati del posto. Ancora più avanti, dopo il secondo bivio, prendendo la strada per Morcone si incontra sulla sinistra la frequentata fontana della Radica (Ràrichia) che prende acqua dalla falda del monte Moschiaturo.

Queste fontane sono comodamente raggiungibili; volendo però godere di sorgenti immerse in boschi suggestivi bisogna fare anche dei tratti a piedi. Alle falde del monte Moschiaturo si trova la fontana Làu Pésula, immersa in una faggeta. Risalendolo, in località Valle Grande (Vàlle rànna) si trova la freddissima fontana chiamata Cursarégliu. Per arrivarvi, una volta raggiunte la vetta, si prende il comodo sentiero in direzione dei confini di Sepino camminando per circa un kilometro.

Interessante è anche la fontana Tasso, che si trova in località Filette (Fulètte); al primo bivio della strada per Sepino, sulla sinistra si prende la via che porta a Bocca della Selva. Dopo uno spiazzo attrezzato per picnic, sulla destra si trova il sentiero che porta alla fontana in mezzo alle piante fra cui i tassi. Proseguendo più a monte sulla sinistra si trova la fontana Paola, nel territorio di Cusano Mutri.

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